Categories
News dal Mondo

INVENZIONI UTILI

Apriamo la settimana con un paio di consigli che potrebbero cambiarvi il quotidiano e quindi rendere anche il lunedì un giorno quasi normale.

Iniziamo dalla Germania

Chiunque si ritenga un fumatore ha sicuramente provato centinaia di vasetti, scatolette e scrigni per conservare le Gagliardelle, ma trovare il contenitore perfetto è praticamente impossibile.
Ovviamente ci ha pensato un tedesco, che ha creato Cannaseur, la scatola definitiva per le primizie.
Umidità stabile al 60, legno pregiatissimo, serrature e sistemi antiodore.
Praticamente un sogno se non fosse che costa due bombe ma insomma, secondo noi di MG li vale tutti.
Potete comprarlo, o regalarcene uno, qui.
Date un occhio al video che spiega tutto.
Schermata 2016-05-09 alle 11.33.32
Altra invenzione semplicemente geniale è quella del Nikolas Gregory Studio, agenzia pubblicitaria della grande mela che ha fatto esattamente il contrario dei regaz di Cannasseurs: mentre i tedeschi hanno pensato a una soluzione costosa, perfetta ed elegante per conservarla, gli americani ne hanno pensata una a costo zero e totalmente punk per consumarla.
Vedi gli stereotipi a volte…
In pratica hanno inventato cartone della pizza pieghevole che diventa una pipa.

Sicuramente ci stava meglio una modella piuttosto che 'sto mostro di Potter ma la foto è abbastanza esplicativa
Sicuramente ci stava meglio Rihanna piuttosto che ‘sto mostro di Potter ma la foto è abbastanza esplicativa.


Cioè ordini la pizza con la loro app e ti arriva nel cartone fumabile, che sei là la domenica sera e nemmeno ti alzi dal divano quando hai finito la napoli doppiamozza con tripla peroni 666 e ti puoi guardare tutte le repliche di un giorno in pretura senza neanche doverti alzare.

Peccato non l’abbiano ancora lanciata sul mercato ma quelli del Gregory Studio un nobel per la pace se lo meriterebbero tutto.
Poi dicono che la verdona rincoglionisce…

Categories
News dal Mondo

Le Soluzioni di Whoopi

Whoopi Goldberg è sempre stata troppo simpatica per non dare l’idea che un paio di spinacelli li fumava e infatti negli ultimi tempi ha rivendicato tutto.
Qualche mese fa ha rilasciato un’intervista incentrata completamente sul vaporizzatore che le ha regalato la nipote e su quanto questo le abbia cambiato la vita in meglio: la kush ha un gusto migliore, lei ha smesso di fumare e il mal di testa causato dal glaucoma è nettamente diminuito.
Unendo le cose ha deciso di provare a risolvere il più grosso problema comune alle donne di tutto il mondo.



La nipote, sempre quella che le ha regalato il vape, come milioni di altre persone, soffre pesantemente quando ha il ciclo.
Whoopi soffriva a morte di mal di testa. La nipote le ha regalato il vaporizzatore.
La nipote soffre di dolori mestruali. Per conseguenza logica Whoopi le ha regalato una linea di prodotti antidolorifici alla ganja che lanceranno sul mercato a giorni.
Nonna ideale: ha fatto i dolci per la nipote e le ha anche alleviato il problema del ciclo.
Con la kush.

Peccato per i maschietti che i prodotti non conterranno THC ma solo CBD, ma comunque se i dolori spariscono anche loro ne trarranno non poco vantaggio.


C_2_foto_32844_image

Dopo la notizia delle suore che fanno le estrazioni e questa su Whoopi, che tutti ricordiamo per Sister Act, forse dovremmo un po’ rivalutare il nostro giudizio su quelle austere signore intonacate, che magari col tempo fanno i cimoni buoni come la birra i frati in Belgio.

via

Categories
News dal Mondo

LA GANJA PUO’ CURARE L’EPILESSIA

La GW pharmaceutical, di base a Londra ma con un gran numero di investitori oltremanica, da ieri sta festeggiando fortissimo.
Già quando nel 2005 ha commercializzato il Sativex, farmaco per la cura della sclerosi multipla e per il trattamento del dolore per i malati di cancro, l’umore era ottimo, ma ieri ha fatto il botto.

Da un po’ di tempo i suoi ricercatori, che hanno l’autorizzazione per coltivare a sud di Londra delle pannocchie che sicuramente  saranno qualcosa di fantascientifico, conducevano test su un farmaco, l’epidiolex.

Story

Il test è stato sperimentato su di un gruppo di bambini affetti dalla sindrome di Dravet, una delle forme più invasive e gravi di epilessia, seppur rara: ieri hanno comunicato ufficialmente che riduce del 40% le convulsioni di tipo epilettico.
Ovviamente la GW ha raddoppiato il suo valore di mercato in 24 ore e la cosa non parrebbe piacere troppo ad alcuni specialisti di economia, anche se non si capisce bene il perché.


Questa notizia, a differenza del bufalone sulla presunta morte di un paziente in Francia a causa della sperimentazione di un farmaco a base di cannabis, sicuramente aprirà qualche speranza in più sull’uso terapeutico della ganja.
Trattandosi di farmaci per patologie gravissime, aggravate nello specifico dall’essere malattie infantili, non possiamo che augurarci che il test si concluda con risultati positivi, e che il farmaco sia disponibile a un prezzo ragionevole, anche se visto quello attuale in Italia, dove si festeggia l’arrivo dei 22€/g, e viste altre follie, il rischio di ‘obiezione di coscienza’ c’è tutto.

 

slide7

Di sicuro resta che alla GW avranno delle pannocchie talmente croccantine e ben fatte che una sola contiene tutto il THC che ha fumato Bob Marley in vita sua.

via

Categories
Ricettario

Il Bhang Tradizionale

In India durante l’ Holi Festival tutti bevono il Bhang che, come si può immaginare dal nome, è una bevanda bella scoppiettante.

Ovviamente si fa coi cimotti, motivo per cui la chiamiamo affettuosamente Cibanga.

In India la vendono per strada, qua in Europa un po’ meno.

Occhio che pesta.

get-your-bhang-here

Ingredienti

2 tazze di acqua

25g di cimotti succoselli (anche freschi)

4 tazze di latte caldo

2 cucchiaini di mandorle grindate

Una spolverata di cannella, cardamomo e chiodi di garofano. 

1/4 di cucchiaino di zenzero

1/2 cucchiaino di acqua di rose

1 tazza di zucchero


Fate bollire l’acqua e versatela in una teiera.
Sgrindate la gagliarda dopo aver tolto semi e rametti.
Sganciatela dentro la teiera, copritela e aspettate 7 minuti.
Filtrate il tutto in un canovaccio, strizzando bene l’erba.
Ora prendete la poltiglia verde e sbattetela bene con due tazze di latte caldo.
Continuate poco a poco fino a esaurire il latte.
Unite latte, acqua e tutto il resto in un unico recipiente, mescolate bene e filtrate.
Viene buono anche col cacao al posto delle spezie.


Pronto.

Se volete strafare fateci un White Russian ma occhio che diventa una bomba atomica.

insta65

via

Categories
News dal Mondo Uncategorized

IN COLORADO LA GANJA COSTRUISCE SCUOLE

In Colorado nel 2014 han legalizzato per scopi ricreazionali.
A due anni di distanza dal terribile giorno che secondo i proibizionisti porterebbe alla distruzione etica e politica della società, a Denver non sembrano passarsela così male.

Niente aumento della criminalità, nessun aumento delle patologie mentali, nessun grosso cambiamento sociale.
Tranne che per un piccolo particolare: a forza di fumare bombardini, mangiare popcorn con THC e vaporizzare cimette (per un totale di 1miliardo di $), nello Stato del Colorado durante il 2015 sono state riscosse tasse sulla marijuana per 135 milioni di dolla.

Il 15% va per legge ai fondi per l’istruzione.

Trentaciqnue milioni di dollari, cifra confermata dalle autorità statali che lo reinvestiranno tramite lo “school construction project”.

coloradoSchermata 2016-02-14 alle 13.28.39

Mason Tvert, il responsabile del Marijuana Policy Project è entusiasta del risultato:
“Meno di sette anni fa tutti quei soldi sarebbero stati ugualmente spesi, ma nel mercato nero.
È evidente che la domanda di marijuana sia cresciuta molto, e il lato positivo è che la vediamo soddisfatta da aziende che contribuiscono tramite le tasse alla comunità piuttosto che da criminali che la danneggiano.”

Anche i regaz di ArcView Group, cioè il più grosso network di investitori del mercato della cannabis legale hanno festeggiato a dovere sul loro sito e nei loro report.

E niente, da noi tagliano i fondi per la scuola e spendono migliaia di euro per portare il commissario Rex tra i banchi e poi fanno l’articolo di cronaca nera per 4 grammi.
Di là ci stanno costruendo le scuole.

medicine-man-budtender

via

Categories
News dal Mondo

In Russia hanno scoperto un Bong super lusso di 2400 anni fa

Durante gli scavi in un sito archeologico nella Russia del sud, all’interno di una tomba è stato trovato un bong di circa 2400 anni fa, in oro massiccio.

Dalle foto non si capisce bene come funzioni, ma di certo quei due contenitori dorati con incise scene di lotta e animali sono l’oggetto più interessante trovato negli scavi, infatti li hanno recuperati nel 2013 ma l’han detto solo l’anno scorso per paura dei tombaroli.
     Appartenevano probabilmente  a dei guerrieri Sciti, popolazione nomade che controllava l’odierna Russia del sud un paio di millenni fa.

bong1

Erodoto a proposito scrisse che questi si facevano dei missili che in confronto il fumo che saliva dalle terme dei greci era aria condizionata.
Purtroppo non sono in vendita, ma speriamo che qualcuno ne faccia un paio di uguali e soprattutto  che ci spieghi come funzionano.

 via

Categories
Articoli

BENVENUTI!


Questa sezione di microgenetica.com è dedicata all’informazione e alla ricerca riguardante tutto ciò che concerne la cannabis: dalla coltivazione agli aspetti giuridici, passando attraverso musica, cinema, letteratura… qualsiasi cosa sia legata o ispirata a questa pianta millenaria, la nostra preferita.

Il vostro aiuto è fondamentale! Commentate, condividete, criticate, suggerite, spernacchiate; fateci sentire che ci siete e che anche voi ne avete da raccontare a riguardo!
A fianco agli articoli del blog che verranno pubblicati regolarmente, in cui vi racconteremo la nostra esperienza come grower, la storia della marijuana e i suoi rapporti con la legge, verranno selezionati i contributi più interessanti.

Inviateci di tutto: racconti, ricerche, deliri, musica, tutto!

Il blog di microgenetica ha come obiettivo, oltre a quello di informare in maniera affidabile e provata sul tema della cannabis, quello di creare una community che voglia condividere la propria esperienza sul tema.
Ospiteremo anche interviste e articoli di eminenze del settore, ma questo resta per ora top secret.

Ci teniamo a sottolineare che questo blog non ha alcuna intenzione di istigare i propri lettori e collaboratori a violare in alcun modo la legge del proprio Paese ma anzi sconsiglia vivamente agli stessi di coltivare o detenere cannabis, se non previsto dalla legge.

Categories
Coltivazione

Gli Strain

La cannabis, come gran parte delle piante esistenti in natura, si presenta in maniera diversa a seconda dello strain dell’esemplare, cioè la varietà.

Proprio come con l’uva, dove tipologie di vite diverse producono vini con caratteristiche, gusti e gradazione alcolica diversa, i diversi strain si manifestano con cime di colori, gusti, proprietà ed effetti diversi.
Lo stesso discorso vale per la coltivazione: ogni varietà richiede cure ad hoc.
Per questo conoscere i ceppi e gli strain che ne derivano è fondamentale per la scelta sia del prodotto finito che dei semi.
Tutte le piante di cannabis terapeutica sono riconducibili a quattro distinte categorie: indica, sativa, afghanica e ruderalis; dal loro incrocio sono nate le migliaia di tipologie disponibili oggi sul mercato, ma ciò nonostante ognuna di esse conserva le caratteristiche proprie della sua famiglia, essendoci molto spesso una percentuale preponderante. (Es: 70% indica, 30%sativa)
Nel caso in cui ci si trovi di fronte uno strain perfettamente bilanciato, sarà la stessa pianta a ‘comportarsi’ secondo i tratti tipici del suo ceppo, facilmente riconoscibili.
Generalmente il carattere sativa è recessivo rispetto a quello indica, come nel caso della white widow, strain tra i più famosi che, pur essendo circa 50-50, si comporta nella maggior parte dei casi come un’indica.
Quale strain scegliere quindi?


White Widow

                                Una deliziosa cima di White Widow

La Cannabis Indica è certamente preferibile per coltivatori principianti ma ugualmente apprezzata dai più esperti: si creda provenga dalla catena montuosa hindu kush, zona di temperature rigide e alluvioni mensili.
L’indica si sviluppa in piante di dimensioni ridotte, compatte, cespugliose; le radici sono anch’esse compatte, spesse e non troppo lunghe, come d’altronde sono anche le carnose foglie cicciottelle dal tipico verde intenso, scuro, a volte tendente al viola o al rosso.
Le infiorescenze sono, come si poteva immaginare, compatte, generalmente sferiche o piramidali, quasi dure, generalmente chiare.
Cariche di resina e polline, il contenuto di CBD e THC è molto alto e gli esemplari più potenti sono rinomati per il loro effetto rilassante e ansiolitico (stone).
Le varietà di tipo indica sono facilmente riconoscibili per via del fogliame molto compatto, quasi simile a una foglia di acero. La fioritura completa è nettamente più rapida rispetto a quelle delle altre famiglie, per questo motivo il rischio di complicazioni per la pianta è molto più ridotto.

Indica

                                Una pianta di tipo Indica.

La Cannabis Sativa è invece proveniente dall’Asia, dalle Americhe e dall’Africa, cioè zone climatiche tropicali: il tronco centrale si sviluppa principalmente in altezza e può essere alto anche  cinque metri.
Impiega diverse settimane, se non mesi, in più delle indica per giungere a maturazione e spesso, se coltivata in indoor, può dare complicazioni legate a questi aspetti: se non curate a dovere le piante crescono a dismisura, oltrepassando di molto i limiti della grow box o della grow room; il crescere vorticoso fa perdere resistenza alla pianta, rendendola facile bersaglio di parassiti e malattie.
Si raccomanda per la coltivazione delle sativa una discreta esperienza in materia.
Gli internodi sono molto distanziati tra loro, a volte apparentemente esili.
Le foglie sono lunghe, molto fine e allungate. Le singole parti della foglia sono ben separate tra loro, comunque molto più rade rispetto a una indica.
Le radici sono ugualmente fine, lunghe, tendenti a svilupparsi in larghezza più che in profondità.
I fiori sono spesso ariosi, quasi filamentosi: molto allungati e dal tipico odore pungente.
Produce un effetto eccitante, energizzante, definito high.
Per questo consigliamo la coltivazione delle piante sativa in esterna, potendo approfittare di ambienti molto soleggiati, ampi, possibilmente travasate direttamente, a una distanza di almeno un metro e mezzo l’una dall’altra.
Anche l’illuminazione, in indoor, può essere complicata dalla sua struttura alta e stretta rendendo difficile l’illuminazione dei fiori più bassi.
Nonostante la canapa industriale, che di fatto contiene una quantità prossima allo zero di THC, appartenga alla famiglia delle sativa, gran parte delle piante di tipo sativa contiene un’alta percentuale di THC e CBD.

Sativa Leaf

                                Una foglia di Sativa

La Cannabis Afghanica è invece una categoria discussa e non sempre riconosciuta: molti breeders (produttori di semi) considerano questa varietà come appartenente alla cannabis indica, mentre altri credono abbia caratteristiche a sé, effettivamente riscontrabili nei suoi caratteri distintivi.
Si tratta di una pianta piuttosto bassa, che può arrivare al massimo a un metro e ottanta di altezza, proveniente dalla zona dell’odierno Afghanistan.
Le foglie sono larghe, estese, ampie, anch’esse verdi molto scure. Ricorda in tutto una indica standard, tranne che per una particolarità: le infiorescenze, dai pistilli segnatamente biancastri, producono una altissima quantità di resina.
Vengono perciò utilizzate principalmente per la produzione di hashish ed estrazioni, come ad esempio il famosissimo Charas nepalese.

Infine la Cannabis Ruderalis è una varietà solo recentemente utilizzata per la coltivazione di cannabis a scopo terapeutico e ricreativo. Non contiene infatti tracce di THC e si sviluppa quasi come fosse un bonsai.
Quando pura arriva difficilmente al metro di altezza, ma con una particolarità: la cannabis ruderalis non passa dalla fase vegetativa a quella di fioritura per via del cambiamento delle ore di luce, ma in maniera innata.
A poche settimane dalla sua germinazione la fase di fioritura e vegetativa vengono a coincidere, sviluppandosi simultaneamente.
Dai suoi incroci con gli altri strains sono nate le autofiorenti: piante commercializzate pochi anni fa e ancora in grande evoluzione, possono avere dei cicli di luce di 18 ore (anche 24) stabili fino al giorno del raccolto.
Non viene quindi coltivata per fini ludici o terapeutici, ma esclusivamente incrociata ad altri strains, per ora piuttosto instabili.
La scelta dei semi è perciò fondamentale: considerare esperienza, attrezzature, tempo e spazio disponibili sono le linee guida da tenere a mente.

Autoflowering

                               Un bell’esemplare di Autofiorente in fioritura.

Se si dispone di spazi limitati e si è alla prima esperienza sarà sicuramente più indicato orientarsi verso una pianta di tipo indica. Viceversa, se si è sicuri di saperle tenere sotto controllo, o se si ha la fortuna di poter coltivare in outdoor, sarà sicuramente divertente cimentarsi con una sativa, sfida molto più complessa ma allo stesso tempo fonte di enormi soddisfazioni.
Senza scendere in distinzioni troppo dettagliate riguardanti il mondo dei breeders, come ad esempio le sottocategorie F1, F2, F3 etc., corrispondenti ai vari fenotipi, basterà sapere che all’interno del seme sono contenute tutte le informazioni genetiche necessarie allo sviluppo della pianta.
Bisogna però ricordare sempre che le piante sono esseri viventi e, come tutti gli esseri viventi, ognuno è diverso dall’altro, anche se della stessa specie.