In Colorado nel 2014 han legalizzato per scopi ricreazionali.
A due anni di distanza dal terribile giorno che secondo i proibizionisti porterebbe alla distruzione etica e politica della società, a Denver non sembrano passarsela così male.
Niente aumento della criminalità, nessun aumento delle patologie mentali, nessun grosso cambiamento sociale.
Tranne che per un piccolo particolare: a forza di fumare bombardini, mangiare popcorn con THC e vaporizzare cimette (per un totale di 1miliardo di $), nello Stato del Colorado durante il 2015 sono state riscosse tasse sulla marijuana per 135 milioni di dolla.
Il 15% va per legge ai fondi per l’istruzione.
Trentaciqnue milioni di dollari, cifra confermata dalle autorità statali che lo reinvestiranno tramite lo “school construction project”.
Mason Tvert, il responsabile del Marijuana Policy Project è entusiasta del risultato:
“Meno di sette anni fa tutti quei soldi sarebbero stati ugualmente spesi, ma nel mercato nero.
È evidente che la domanda di marijuana sia cresciuta molto, e il lato positivo è che la vediamo soddisfatta da aziende che contribuiscono tramite le tasse alla comunità piuttosto che da criminali che la danneggiano.”
Anche i regaz di ArcView Group, cioè il più grosso network di investitori del mercato della cannabis legale hanno festeggiato a dovere sul loro sito e nei loro report.
E niente, da noi tagliano i fondi per la scuola e spendono migliaia di euro per portare il commissario Rex tra i banchi e poi fanno l’articolo di cronaca nera per 4 grammi.
Di là ci stanno costruendo le scuole.